L'amore si racconta in queste composizioni come un bacio proibito, qualcosa di delicato da rubare quasi, agli occhi indiscreti dei passanti, che sa sciogliere ogni certezza della ragione e sa intrappolare il tempo in un attimo cristallizzato in un eterno e continuo riflesso.
L'autrice cerca di instaurare un legame tra il mondo della sua interiorità e quello che la circonda. Ecco quindi che si lascia attraversare dal vento o accarezzare dalla pioggia, per lavare via la rabbia dell'anima.
Il tempo gioca un ruolo fondamentale, e la sua assenza o presenza va a sottolineare il momento più propriamente onirico e quello invece in cui la realtà bussa più insistentemente alla porta.
Dopo la marea ritorna la sabbia a riva,
e così io ti aspetto qui sulla battigia,
e fisso le onde,
insieme a ciottoli e arena
riporteranno anche te.
La Natura diventa così sfondo delle sue emozioni, contraltare, nella sua pacata immobilità, al furente incedere delle passioni.