Condannati a morte

Book Cover: Condannati a morte

UNA LOTTA CONTRO IL TEMPO
UN AMORE DA VIVERE
FINO ALL'ULTIMO RESPIRO

In un'Italia plumbea e violenta che ha appena ripristinato la pena capitale, due ragazzi turchi, fratello e sorella, vengono arrestati per traffico di droga. Il trattamento loro riservato è da subito durissimo: la ragazza, Azmiye, viene malmenata, rasata a zero e incarcerata nel reparto maschile, mentre il fratello, Koray, viene rinchiuso in una cella di isolamento. Ad attenderli ci sono una falsa accusa di omicidio e l'iniezione letale. Gli abusi subiti dai due giovani destano sospetti nella protagonista, la guardia carceraria incaricata della loro custodia, che inizia a indagare sugli sporchi segreti celati dietro la loro detenzione. Pagherà caro il desiderio di aiutarli, ma si lascerà trasportare da un assurdo amore per lui, una strana passione, fatta di sguardi e di sensazioni: un amore che non trova né spazio né tempo per essere vissuto.

"SUBIRE" è un verbo complesso
"AMARE" lo è anche di più

PREMI LETTERARI

Reviews:Dianora Tinti suLetteratura e... dintorni ha scritto:

Una scrittrice esordiente davvero particolare… Ragazza estremamente dinamica con tanti sogni nel cassetto che non si ferma davanti a niente per realizzarli! Un tipo niente male, direi, e anche piuttosto tosta. Paola Di Nino con Condannati a morte ha superato la non facile prova dell’esordio.

Davide Falco suQuotidiano "Il Giorno" ha scritto:

Il mio libro tra violenza e integrazione. Ecco il futuro secondo Paola Di Nino. La scrittrice al debutto con un’opera sugli stranieri. Il romanzo affronta temi di grande attualità, dall’eterno dibattito sulla pena di morte al pregiudizio nei confronti degli stranieri, argomento ancora più importante in questo momento in cui è alto il rischio di cercare un qualsiasi colpevole alle tragedie che sconvolgono la nostra società.

Roberta suLe Letture di Roberta ha scritto:

Coinvolgente, profondo, sentito in prima persona, mi ha lasciato il segno. Sono arrivata alla fine con la voglia di rileggerlo, Sono arrivata alla fine con la consapevolezza di aver imparato molto da questo libro. Ho pianto, sospirato, sorriso e lottato con i protagonisti.

Lara Bellotti suEvasioni Culturali ha scritto:

Un romanzo che si può paragonare alla verità, a ciò che davvero accade nelle carceri, ben intrecciato però, con una storia d’amore travagliata e passionale, intensa d’anima. Quanta violenza ancora abbiamo voglia di subire?! L’Essere Umano non è nato per soffrire, ma il rispetto e la dignità per lo stesso Essere dove sono finite?

Cinzia Ceriani suLibero Volo ha scritto:

Condannati a morte, un romanzo intenso e toccante, poche pagine in cui si concentrano, ben pressate fra di loro, emozioni contrastanti e profonde riflessioni sul valore della vita e della dignità personale.

Premio Letterario Nazionale "Un libro amico per l'inverno" 2016 ha scritto:

Un’attenta riflessione sul delicato tema sociale dell’immigrazione per una struttura narrativa-ideologica esemplare, mista a scioltezza di stile, cura psicologica nel tratteggio dei personaggi e trama ben tessuta e avvincente. Un drammatico epilogo di una simbolica condanna a morte raffigura lo scenario di un amore all’insegna di sentimenti profondi, tra diverse percezioni dell’accoglienza e loschi traffici, tra paura e incertezza d’incrociare uno sguardo o un gesto e la disarmante insensatezza del pregiudizio e della discriminazione.

Marco Vozzolo suAmazon.it ha scritto:

Già dalla copertina ci si rende conto che, oltrepassata quella porta d’acciaio, nulla sarà più come prima. Ma se oltrepassi la prima pagina scivoli senza possibilità di appiglio nella storia della Di Nino che è stata capace di strapazzarmi a colpi di patema e mi ha costretto a sbirciare nella pagina successiva. Il finale (infine) mi ha sollevato da terra. Nessuna parola è lì per caso.

Itaco suAmazon.it ha scritto:

Il merito maggiore dell’autrice risiede nel coraggio di confrontarsi con temi “scomodi” e di grande attualità: la situazione delle carceri italiane, le violenze delle guardie carcerarie ai danni dei prigionieri, la connivenza omertosa o pavida dei colleghi, l’inconsistenza legislativa patita dagli immigrati clandestini, l’opportunità della pena capitale… tutte questioni delicatissime e intrinsecamente controverse, affrontando le quali Paola Di Nino profonde sensibilità e passione fuori del comune.

Adrianna Borgoglio suAmazon.it ha scritto:

Condannati a morte è un romanzo coraggioso, forte, che non ha paura di affrontare un tema tanto attuale quanto scomodo: quello della violenza e degli abusi nelle carceri. Per rendere al meglio uno spettro cromatico personale la narrazione procede al ritmo delle emozioni della protagonista, diventando fin dalle prime pagine un racconto intimistico ed emozionante scritto con uno stile fluido, mai banale e coinvolgente. Un esordio decisamente importante, dove la bravura dell’autrice si vede specialmente nella cura dedicata all’aspetto introspettivo dell’opera, e nella scelta di raccontare la vita in un penitenziario.

Fabio Amato suAmazon.it ha scritto:

Il romanzo, ben scritto e dalla lettura molto scorrevole, trae forza dalla sua struttura (alcuni punti, però, andavano forse maggiormente approfonditi) e dalla suspense saggiamente costruita dall’autrice. Sorprendente il finale, che non lascerà indifferente il lettore e lo spingerà ad una riflessione profonda sul valore della vita.